martedì 20 dicembre 2011

L' arte

L'arte, nel suo significato più ampio, comprende ogni attività umana - svolta singolarmente o collettivamente - che porta a forme creative di espressione estetica, poggiando su accorgimenti tecnici, abilità innate e norme comportamentali derivanti dallo studio e dall'esperienza. Nella sua accezione odierna, l'arte è strettamente connessa alla capacità di trasmettere emozioni, per cui le espressioni artistiche, pur puntando a trasmettere "messaggi", non costituiscono un vero e proprio linguaggio, in quanto non hanno un codice inequivocabile condiviso tra tutti i fruitori, ma al contrario vengono interpretate soggettivamente. Alcuni filosofi e studiosi di semantica sostengono però che esista un linguaggio oggettivo che prescinda dalle epoche e dagli stili e che dovrebbe essere codificato per poter essere compreso da tutti, pur se gli sforzi per dimostrare questa affermazione sono finora stati infruttuosi.

martedì 25 ottobre 2011

La musica araba

L'Oud
La musica araba nel corso dei secoli non è mutata in modo radicale e viene tramandata oralmente dal maestro all' allievo. Essa viene elaborata a partire dai maqâm che sono dei modelli delle successioni prestabilite dei suoni. Il sistema musicale arabo è diverso dal nostro che si basa esclusivamente su intervalli di tono e semitono, mentre il loro comprende altri intervalli, più piccoli o più grandi dei nostri. Alla melodia viene accompagnata una formula ritmica che può essere libera o fissa. 
Il raï è la musica araba mischiata a quella dei giorni nostri che scala le classifiche nazionali ed internazionali.

La musica indiana

Tabla
La musica indiana è sempre molto lunga, con andamento ripetitivo e quasi “ipnotico” perchè per gli indiani la musica è come il mondo: sempre diversa ma anche sempre uguale. In India essa ha a che fare con la religione, la filosofia, la concezione della vita e del mondo. Per imparare a cantare o a suonare uno strumento avviene uno scambio personale tra il maestro (guru) e l’allievo (sisya); l’ apprendimento avviene per imitazione. La bravura del musicista indiano non risiede nell’ abilità tecnica ma nella capacità di coinvolgere il pubblico. 
Nella parte iniziale del brano (alap), il solista costituisce l’ atmosfera espressiva che coinvolge l’ ascoltatore (in questa parte il ritmo è libero). Poco per volta il ritmo si fa più regolare per preparare l’ingresso del tabla (due piccoli tamburi) nella seconda parte dell’ esecuzione (gat). La parte finale del gat il ritmo si fa più concitato per poi concludersi. 
Gli strumenti indiani sono: il Bansuri, un flauto traverso di canna di bambù, il Tabla, una coppia di piccoli tamburi, e il Tampura, uno strumento a quattro corda simile ad una chitarra che si suona in una mano. 
La musica indiana si esegue improvvisando per arricchire la melodia.

La musica africana

Strumenti tipici africani
In Africa, c’è uno stretto legame tra la musica e la vita della comunità: ogni momento è accompagnato da un evento musicale (esisto brani per ogni evento, per riti d’iniziazione, per riti di guarigione,…). Alla cui realizzazione contribuiscono, seppur in modi diversi, tutti i membri della comunità, infatti quasi tutte le creazioni sono anonime collettive che si tramandano in generazione e generazione. Siccome la cultura musicale africana è orale molto spesso i brani musicali si trasformano costantemente. Il compito di conservare il patrimonio culturale africano è affidato al griot, una persona che gira di villaggio in villaggio raccontando storie e portando notizie. 
Il ritmo è la vera anima della musica africana, infatti vengono usati molto spesso gli strumenti a percussione, il battito delle mani e gli strumenti idiofoni. Il linguaggio della musica africana è modulare, caratterizzato cioè dalla successione e sovrapposizione di più formule, costantemente ripetute e variate. Le musiche africane preferiscono sonorità complesse e ricche di risonanze anziché suoni semplici e puri come quelli occidentali.


mercoledì 14 settembre 2011

L'Europa Orientale


Bandiera della Russia

Russia
Capitale:Mosca
Governo:Repubblica Federale
UE: No
Moneta: Rublo
Lingua: Russo
Religione: Ortodossa e musulmana

venerdì 3 giugno 2011

Gâteau au chocolat noir et café

Risultato dei miei sforzi culinari
Tipo di piatto : dessert
Numero di persone : 4
Preparazione : 50 min
Cottura : 40 min
Costo : Economico
Origine : Francia 

Difficoltà : Facile



mercoledì 25 maggio 2011

L'Europa Alpina

Bandiera della Svizzera

Svizzera
Capitale:Berna
Governo:Repubblica Federale
UE:no
Moneta: Franco Svizzero
Lingua:Tedesco Francese Italiano Reto-Romanico
Religione: Cattolica

L'Europa Centrale

Bandiera della Germania

Germania
Capitale: Berlino
Governo:Repubblica Federale
UE:si
Moneta:€uro
Lingua:Tedesco
Religione:Protestante

martedì 24 maggio 2011

L'Europa del Grande Nord

Bandiera Norvegese
Norvegia
Capitale:Oslo
Governo:Monarchia Costituzionale
UE:no
Moneta: Corona Norvegese
Lingua:Norvegese
Religione: Protestante


L'Europa Atlantica

Bandiera Portoghese
Portogallo
Capitale:Lisbona
Governo: Rupubblica
UE: si
Moneta: €uro
Lingua:Portoghese
Religione: Cattolica



lunedì 23 maggio 2011

L’Europa mediterranea

Bandiera Spagnola
Spagna
Capitale: Madrid
Governo: Monarchia Costituzionale
UE: si
Moneta: €uro
Lingua: spagnolo
Religione: cattolica

giovedì 19 maggio 2011

Le cronache dell'Era Oscura

Michelle Paver
Questa saga di sei libri è stata scritta da Michelle Paver. Ha avuto molto successo nel mondo nonostante sia stata scritta di recente. Molti dei sei libri hanno ricevuto premi molto ambiziosi che hanno fatto la felicità di Michelle che è nata in Malawi da madre belga e da un padre che dirigeva il minuscolo giornale "Nyasaland Times"; si è trasferita in Inghilterra all'età di tre anni. Laureata in Biochimica a Oxford, ha intrapreso una carriera come associata di uno studio legale della City. Poi però, dopo essersi abbandonata al fascino del mito e del folklore (non in ufficio) e dopo essere stata inseguita da un orso (neanche questa volta in ufficio), ha abbandonato la professione nella città per realizzare un sogno a lungo accarezzato: scrivere. 
L'ultimo libro è stato pubblicato nel 2009 ed ecco la saga completa:
-La magia del lupo
-Il ritorno del lupo
-Sulle tracce del lupo
-Il coraggio del lupo
-La promessa del lupo
-Il destino del lupo

Le cronache di Narnia- Il nipote del mago

SCHEDA del LIBRO

Titolo:Le cronache di Narnia- Il nipote del mago
Autore:C.S.Lewis 
Anno di pubblicazione:1955
Indice di gradimento:10
Il libro è: romanzo
Gli ingredienti del libro sono: Pieno di avventure fantastiche.
I protagonisti sono: Dei bambini





Le cronache di Narnia

Clive Staples Lewis
Mi sono molto appassionata (da quando è uscito il primo film) de “Le cronache di Narnia” una celebre saga scritta da Clive Staples Lewis.
Molti pensano che il libro che dà inizio alla celebre saga sia "Il leone la strega e l'armadio" che infatti è stato scritto per primo , ma in ordine cronologico "Il nipote del mago" è il capolista.
I libri che compongono la saga sono 7:
-Il nipote del mago
-Il leone la strega e l'armadio
-Il cavallo e il ragazzo
-Il principe Caspian
-Il viaggio del veliero
-La sedia d'argento
-L'ultima battaglia
Per ora i film ne sono solo tre, diretti da due registi diversi:
-Le cronache di Narnia-Il leone la strega e l'armadio (diretto da Andrew Adamson Disney-2005)
-Le cronache di Narnia-Il principe Caspian(diretto da Andrew Adamson Disney-2008)
-Le cronache di Narnia-Il viaggio del veliero(diretti da Michael Apted Fox-2010)




mercoledì 18 maggio 2011

Elogio alla rosa



Giambattista Marino
Ecco a voi una tipica poesia scritta nel periodo barocco da Giambattista Marino "Elogio della rosa" tratto dal libro "Adone".

Vicenda:

L’elogio della rosa è pronunciato da Venere nel canto III. Mentre Adone è addormentato, Venere lo vede e se ne innamora. Quando il giovane si sveglia, vorrebbe fuggire, ma Venere lo prega di curarle il piede ferito da una spina di rosa. Adone accetta e, toccando le membra della dea, se ne innamora. Di qui l’elogio della rosa detto da Venere. 

lunedì 2 maggio 2011

Tutti all'Opera!

Quando andiamo a vedere l'opera lirica  assistiamo alla rappresentazione della storia narrata dai personaggi che cantano con l'appoggio dell'orchestra.
Al momento di creare l'opera il compositore assegna ai personaggi un tipo di voce:

  • Se bisogna interpretare una ragazza innamorata quasi sicuramente la cantante sarà soprano , è la più acuta delle voci;
  • La rivale al femminile è quasi sempre mezzosoprano;
  • Per i personaggi femminili più misteriosi c'è la voce più scura:contralto;
  • Se invece si parla di un giovane coraggioso c'è il tenore , la più acuta tra le voci maschili;
  • La voce più grave di tutte, il basso è attribuibile agli anziani , i re , gli eremiti;
  • Mentre ai malvagi di turno avranno il baritono , siccome è una voce di mezzo possiede caratteristiche ambigue , quindi potrebbe essere anche un premuroso padre di famiglia.
La maggior parte delle opere liriche iniziano con il preludio ovvero , il musicista introduce gli spettatori , a sipario ancora chiuso, il clima generale della storia.

Il melodramma

Il melodramma dal Seicento è il genere musicale prediletto in Italia e altrove...
 Si susseguono opere tragiche, buffe ed ironiche , in un tempo dove i divertimenti erano rari.
Il melodramma rappresenta lo spettacolo più amato da un pubblico vario. Nell'Ottocento hanno un successone le opere buffe , che rappresentano situazioni comiche, facendo divertire e ridere il pubblico.

Fonte: Effetto Musica
In collaborazione con Il mondo dello sport

martedì 5 aprile 2011

Inno dell'inter

La  mia fede calcistica non poteva rimanere nascosta per questo pubblico l'inno della mia squadra del cuore: l'Inter!



domenica 20 marzo 2011

Musica e pubblicità

Solo una parte limitata della nostra esperienza sonora è composta da ascolti musicali che decidiamo di ascoltare; la gran parte dei suoni che quotidianamente sentiamo ci trova infatti distratti, concentrati principalmente su altre attività. Sono soprattutto i messaggi pubblicitari che accompagnano, interrompendoli, i programmi trasmessi. Il linguaggio della pubblicità utilizza lo stesso linguaggio cinematografico; anche nei messaggi pubblicitari radiotelevisivi la musica svolge un’importante funzione che va analizzata e compresa. Lo scopo della pubblicità è ovviamente quello di vendere il prodotto pubblicizzato; diversamente dal passato, però, il moderno discorso pubblicitario non si concentra tanto sul prodotto (le sue caratteristiche, la sua qualità, ecc.), quanto su chi potrebbe acquistarlo. Gli spot radiotelevisivi non informano sul prodotto, ma si propongono di colpire l’immaginazione, attirare l’attenzione e condizionare la memoria del videoascoltatore distratto. Ed è proprio per la sua capacità di sollecitare, attirare, anche indirettamente, l’attenzione, che la componente sonora sta sempre più aumentando la sua importanza nel linguaggio della pubblicità. Un uso particolare e caratteristico dei suoni nel linguaggio pubblicitario è rappresentato dal jingle, il motivetto orecchiabile che caratterizza e identifica un determinato prodotto. Il jingle è costruito musicalmente in modo da entrare prepotentemente nella mente del videoascoltatore con l’obiettivo di determinare una stabile associazione mentale tra un certo prodotto e una breve melodia. Attraverso i suoni, dunque, l’immagine e il nome del prodotto si fissano nella memoria ottenendo così quel risultato che lo spot si propone. Per ottenere questo risultato il jingle deve rispondere ad alcune caratteristiche musicali: • una melodia breve e accattivante, facile da ricordare, ma allo stesso tempo «avvincente», non banale; una sonorità complessiva vicina ai gusti musicali del "bersaglio" scelto.Un andamento musicale adeguato all’immagine che si vuol dare del prodotto Interessante notare poi come alcuni spot utilizzino brani di musica classica. Questa scelta è certamente finalizzata a fare in modo che l’immaginazione del videoascoltatore attribuisca al prodotto pubblicizzato quell’immagine di serietà, qualità e classe che viene normalmente assegnata all’esperienza musicale “colta”.

In collaborazione: Il mondo dello sport
Fonte

Musica e cinema

I rapporti tra musica e cinema, forse per la natura stessa di entrambi i linguaggi, ,progressivi e ritmici, sono sempre stati molto stretti. Un motivo musicale, con tutte le sue possibili sfumature, riesce ad esprimere avvenimenti, sentimenti e pensieri intimi; silenzi accompagnati dalla musica rivelano gli stati d'animo di un personaggio, molto più profondamente di quanto possa mai riuscire a fare un'ora di dialogo.
La musica, linguaggio universale, in tantissimi casi ha concretamente aiutato i più diversi registi a ideare intere sequenze, ad architettare il montaggio di scene fondamentali, ad illuminare le più profonde relazioni che si nascondono tra le inquadrature. Viceversa, le immagini del cinema generano sensazioni che possono poi esprimersi pienamente solo attraverso la musica, la quale diventa a volte parte integrante della trama del film.

Suono diegetico e suono extradiegetico 
  • Per suono diegetico si intende un suono che appartiene alla vicenda del film: il dialogo fra due personaggi, il rumore della stanza in cui si trovano…
  • Per suono extradiegetico si intende invece un suono che non appartiene direttamente alla storia di un film: l’esempio più classico è quello della musica di accompagnamento.


In collaborazione: Il mondo dello Sport
Fonte Fonte

lunedì 21 febbraio 2011

Il potere delle immagini e della musica

Immagini e musica da sempre vengono usate in collaborazione per potenziarsi reciprocamente.
La musica ha sempre svolto un ruolo importante, Basti pensare al teatro greco. Si devono ricordare i musicisti nel teatro (melodrammatico , vittoriano , edoardiano) che guidavano il pubblico verso sensazioni più profonde. Come dimenticare i “gridi” dei venditori ambulanti e la nascita dei primi messaggi pubblicitari nella Parigi medioevale e nei mercati Europei fino alla Rivoluzione Francese. Con il trascorrere del tempo siamo arrivati alle prime fonti di intrattenimento pre-cinematografico come il teatro d’ombre , le elaborate immagini proiettate , il cinema muto che aveva bisogno di un accompagnamento musicale per coprire il continuo e fastidioso ronzio del proiettore che venne presto coperto con le note di un pianoforte solitario. Con l’avvento del sonoro e con l’esplosione nel nostro secolo della pubblicità radiofonica , televisiva e cinematografica , la musica ha prodotto un proprio linguaggio espressivo. Anche se piegata alle esigenze dei fotogrammi la musica è entrata ugualmente nella nostra vita.
Fonte

sabato 19 febbraio 2011

Pubblicità

Un piccolo spazio lo uso per pubblicizzare i blog o fan-club dei miei amici:
Piccola Lupa
Piccola Lù
Piccola Gattina
Piccolamary98
Il mondo dello sport
Milan
Blunotte
Cielo Stellato

Alcuni sono pieni di curiosità, altri hanno qualche post, molti sono appena creati , alcuni sono famosi e altri no.

Nathalie Giannitrapani - Vivo Sospesa

A mio parere questa è la canzone più bella del Sanremo 2011.
E' interpretata da Nathalie Giannitrapani la vincitrice di X FACTOR 2010.
Dopo il successone di X FACTOR la giovane cantautrice romana si è presentata sul palco dell'Ariston con il testo Vivo Sospesa.

venerdì 18 febbraio 2011

Mia Martini-Almeno Tu Nell'Universo

Penso che leggendo il titolo si possa intuire il contenuto di questo post!
Ultimamente mia madre mi sta facendo scaricare tutte le canzoni di quando era giovane e tra tutte quelle "ninne nanne lagnose" o ritrovato questa canzone che avevo già sentito e canticchiato tra me e me da molto tempo e siccome la trovo molto significativa come se ne trovano poche ho deciso di pubblicarla...
Ecco Mia Martini in "Almeno Tu Nell'Universo"


Sanremo "150 dell'Unita d'Italia"

Anche se come me non amate "Sanremo" avrete comunque sentito che nella puntata di ieri sera (17 febbraio 2011) i cantanti di "Sanremo" si sarebbero esuguiti con canzoni che ricorderebbero l'Unità d'Italia:
- Patty Pravo ‘Mille lire al mese’
- Nathalie ‘Il mio canto libero’
- Roberto Vecchioni ”O surdato nnammurato’
- Giusy Ferreri ‘Il cielo in una stanza’
- Luca Madonia con Franco Battiato ‘La notte dell’addio’
- Max Pezzali (con Arisa) ‘Mamma mia dammi cento lire’
- La Crus ‘Parlami d’amore Mariù’
- Anna Oxa ‘O sole mio’
- Moda’-Emma ‘Here’s to you – La ballata di Sacco e Vanzetti’
- Tricarico ‘L’italiano’
- Al Bano ‘Va’ pensiero’
- Anna Tatangelo ‘Mamma’
- Luca Barbarossa e Raquel Del Rosario ‘Addio,mia bella, addio’
- Davide Van De Sfroos ‘Viva l’Italia’



E come non aver nemmeno sentito dell'arrivo clamoroso di Benigni che ha fatto un entrata trionfale con il cavallo bianco.